Dopo alcuni millenni, alla fine dell’impero romano, la coltivazione si ridusse praticamente a zero.
Dobbiamo aspettare la crescita culturale del Risorgimento per vedere l’olio d’oliva tornare sulle tavole e da allora non c’è casa mediterranea che non lo usi.
Insieme al suo olio l’olivo offre un legno di particolare bellezza ed elasticità.
Essendo un’essenza densa, che raramente raggiunge diametri molto larghi, e data la natura del suo fusto nodoso e curvato, è molto utilizzato nella tornituradi piccoli oggetti (monili, scatole, pettini ed elementi decorativi).
La quantità di legno derivato da un olivo è sempre esigua.
Essendo un albero che viene coltivato più per il frutto che per il legno, ogni pianta subisce una serie di potature che crea, insieme alla bellezza di venatura interna, anche una serie di tensioni durante la crescita.
Comunque, robusto ed elastico, al tatto morbido e molto levigato, il legno d’olivo ci concede grandi piaceri, come il camminare scalzi su un parquet, trattato con olio e cera e il profumo del suo legno.